Come capire se l’acqua del rubinetto è buona

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Come capire se l’acqua del rubinetto è buona

Attraverso il processo di potabilizzazione dell'acqua e i vantaggi di bere acqua del rubinetto

Quando si tratta di bere l’acqua del rubinetto l’Italia si divide in due: metà degli italiani beve abitualmente l’acqua del rubinetto mentre l’altra metà continua a preferire l’acqua in bottiglia.

Noi facciamo parte della metà di quelle persone che la bevono e con questo articolo vogliamo approfondire le nostre conoscenze sul come avviene il processo di potabilizzazione dell’acqua, sul come capire se l’acqua del rubinetto è buona per noi, quali sono i vantaggi del bere l’acqua del rubinetto e nel fare questo magari anche convincere qualcunə che forse l’acqua del rubinetto non è poi cosi tanto una cattiva idea.

Cominciamo però dicendo che, per legge, l’acqua del rubinetto deve sempre essere potabile e sicura.

Le basi Capire il processo di potabilizzazione dell'acqua

L’acqua che sgorga dai nostri rubinetti proviene da diverse fonti, come falde acquifere sotterranee o fiumi, e attraversa un ciclo di trattamento ben preciso per renderla sicura da bere.

Conoscere e capire questo processo ci può aiutare a eliminare un po’ di diffidenza che troppo spesso ruota intorno a questo argomento. L’acqua del rubinetto, in Italia, è sempre potabile e sicura anche se a volte potrebbe non essere buona (di gusto).

Vediamo quindi le fasi del processo di potabilizzazione dell’acqua!

Fasi del processo di potabilizzazione dell'acqua

  • Captazione
    L'acqua viene prelevata dalla sua fonte naturale.
  • Pretrattamento
    L'acqua viene sottoposta a una serie di interventi per rimuovere detriti, alghe e altre impurità grossolane.
  • Coagulazione e flocculazione
    Vengono aggiunti agenti chimici per far aggregare le particelle sospese in modo da renderle più facili da rimuovere.
  • Sedimentazione e filtrazione
    L'acqua viene fatta decantare per permettere alle particelle aggregate di depositarsi sul fondo, e successivamente filtrata per eliminare le impurità residue.
  • Disinfezione
    Viene aggiunto cloro o un altro disinfettante per eliminare batteri e virus.
  • Stoccaggio e distribuzione
    L'acqua trattata viene stoccata in serbatoi e distribuita attraverso la rete idrica cittadina.

La sicurezza dell’acqua del rubinetto è garantita da rigorosi controlli effettuati da diverse autorità competenti.

Il gestore del servizio idrico è responsabile del monitoraggio continuo della qualità dell’acqua in tutte le fasi del processo di potabilizzazione e distribuzione.

Inoltre, le Asl locali effettuano periodicamente prelievi e analisi per verificare il rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente.

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To do Valutare la qualità dell'acqua del rubinetto a casa

Abbiamo quindi visto come l’acqua viene resa potabile e sicura in Italia. Tutto questo tuttavia non è sufficiente per affermare sempre che l’acqua del rubinetto è di “qualità” o comunque non è sufficiente per farle avere un buon sapore. 

Ad esempio, spesso, il cattivo gusto dell’acqua è dovuto a un’alta concentrazione di Cloro (utilizzato per sterilizzare l’acqua) oppure alla presenza di elementi accumulati nel cosiddetto “ultimo miglio” del percorso dell’acqua, quando le tubazioni condominiali sono troppo vecchie rendendo l’acqua torbida, maleodorante e non buona da bere.

A questo punto vi starete chiedendo: come capire se l’acqua del rubinetto è buona?

La verifica può essere fatta individualmente, affidandosi ai propri sensi: l’acqua che scorre dal rubinetto deve essere assolutamente limpida e trasparente, di nessun odore e di nessun sapore, esclusi i sentori legati ai minerali.

Riepilogo

Step base

  • Ispezione visiva
    Controllare se l'acqua è limpida e priva di colore o sedimenti visibili.
  • Odore e sapore
    Annusare e assaggiare l'acqua per individuare eventuali odori o sapori sgradevoli.

Step extra

  • Valutare la durezza
    Utilizzare un kit per il test della durezza per determinare il contenuto di calcio e magnesio nell'acqua.
  • Verificare il pH
    Utilizzare un kit per il test del pH per misurare l'acidità o l'alcalinità dell'acqua.

In caso di dubbi persistenti sulla qualità dell’acqua del rubinetto o se si notano anomalie come un odore o un sapore particolarmente forte, è possibile richiedere un’analisi professionale dell’acqua ottenendo la lista completa dei parametri chimici e microbiologici e poter determinare con precisione la potabilità dell’acqua.

L’Italia è tra i primi paesi al mondo per il consumo di acqua in bottiglia ma questo può cambiare!

Per finire Vantaggi di bere acqua del rubinetto

Un consumo consapevole dell’acqua non può che portare benefici a noi e al pianeta che ci ospita. Scegliere di bere acqua del rubinetto, quando possibile, rappresenta un gesto semplice ma significativo che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e a valorizzare una risorsa preziosa come l’acqua.

E se ancora non ti abbiamo convinto, ecco 3 motivi per cui abbandonare l’acqua in bottiglia e cominciare a bere l’acqua del rubinetto: 

  • Riduci l’inquinamento da plastica
    Eliminando le bottiglie di plastica usa e getta contribuisci a ridurre significativamente l’inquinamento ambientale.
  • Riduci il tuo impatto ambientale
    La produzione e il trasporto dell’acqua in bottiglia ha un impatto ambientale notevolmente superiore rispetto all’acqua del rubinetto.
  • Risparmi
    L’acqua del rubinetto è significativamente più economica rispetto all’acqua in bottiglia.
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Per finire Domande frequenti

L'acqua del rubinetto è sicura e potabile anche se non è buona di sapore?

L'acqua è potabile quando rispetta specifici parametri chimico-fisici stabiliti dalla normativa vigente. 

In Italia, il riferimento normativo principale è il Decreto Legislativo n. 31 del 2001, che si conforma alla Direttiva Europea 98/83 CE.

L'acqua quindi può essere sicura e potabile ma non necessariamente avere un buon sapore.

Come capire se l'acqua del rubinetto è troppo dura?

Un semplice test casalingo può aiutarti a capire se la tua acqua è dura: fai bollire un po' d'acqua in un pentolino. Se noti la formazione di una patina biancastra sui lati del recipiente, è probabile che la tua acqua sia ricca di calcare.

In alcune zone d'Italia l'acqua del rubinetto può presentare una durezza elevata, dovuta all'elevata presenza di sali di calcio e magnesio.

La durezza dell'acqua è un parametro chimico che non influenza la sua potabilità. I sali di calcio e magnesio, pur conferendole un sapore leggermente diverso e rendendola più difficile da utilizzare per le pulizie domestiche, non rappresentano un pericolo per la salute.

Nell'acqua del rubinetto ci possono essere i PFAS?

In seguito ad alcune analisi condotte da Greenpeace e altri enti di ricerca si è rilevata la presenza di PFAS, in alcune zone dell'Italia, anche nell'acqua del rubinetto.

Nonostante nessun campione superi i limiti di legge, secondo Greenpeace la presenza di PFAS "può costituire un pericolo anche a concentrazioni molto basse".

I PFAS, ossia Sostanze Perfluoroalchiliche, sono composti chimici utilizzati in svariati prodotti industriali e di consumo, come pentole antiaderenti, impermeabilizzanti per tessuti, imballaggi alimentari e pesticidi.

Sono noti per la loro persistenza nell'ambiente e la capacità di accumularsi nell'organismo umano. Diversi studi scientifici li associano a potenziali rischi per la salute, tra cui danni al fegato, problemi al sistema immunitario, disturbi della tiroide, problemi riproduttivi e aumento del rischio di alcuni tumori.

Grazie alla crescente attenzione posta sulle possibile conseguenze, le autorità competenti stanno lavorando per definire limiti di sicurezza più stringenti per i PFAS nell'acqua potabile e alcune Regioni, come il Veneto, hanno già emanato disposizioni per il monitoraggio e il controllo di queste sostanze.

Cosa fare se nella mia zona l'acqua potabile contiene i PFAS?

Dopo le analisi sull'acqua di Greenpeace e la maggiore attenzione posta sui PFAS nell'acqua del rubinetto molti gestori dell'acqua potabile si sono attivati effettuando controlli più approfonditi e mettendo in atto processi per  la rimozione di eventuali PFAS.

Solitamente è possibile vedere i risultati dei test sull'acqua direttamente sul sito del gestore. Ad esempio il Gruppo Acea, il più grande operatore idrico in Italia, mette a disposizione una pagina dedicata "La qualità della tua acqua" dove è possibile scaricare un pdf con tutti gli esiti dei controlli.

Questo è il primo modo che abbiamo per avere chiara la situazione PFAS nella nostra zona. Un altro modo è quello di informarci sulla situazione specifica della nostra zona attraverso i siti web di enti locali e associazioni ambientaliste.

Se le analisi locali rivelano livelli di contaminazione da PFAS superiori ai limiti di sicurezza, in attesa di una soluzione definitiva da parte degli enti pubblici e dei gestori idrici possiamo:

  • Acquistare un filtro per l'acqua certificato per la rimozione dei PFAS
  • Rifornirci di acqua potabile presso una Casa dell'acqua
  • Acquistare l'acqua con consegna a domicilio e vetro a rendere

Come ultima spiaggia non resta che acquistare l'acqua in bottiglia al supermercato. Per una scelta più sostenibile è sempre meglio optare per una soluzione in vetro, preferibilmente con il vuoto a rendere: molti Naturasì offrono questo servizio, con anche stazioni di ricarica dell'acqua.