Green Friday: perchè è un greenwashing del Black Friday.

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Green Friday

Il greenwashing del Black Friday.

Nell’ultimo anno la nascita di aziende e/o negozi “green e sostenibili” è stata forte e questo rappresenta l’aumento di attenzione delle persone verso tematiche come lo zero waste, la sostenibilità e l’etica delle aziende, e di questo non possiamo che esserne felici.

Più attenzione c’è per una tematica da parte dei consumatori, però, più c’è spazio per chi sfrutta questa attenzione per guadagnarci, senza necessariamente dover condividere pienamente i valori di chi compra, rientrando pienamente nella descrizione di greenwashing.

Ecco che quindi, già da diverso tempo, ha cominciato a spuntare il Green Friday o Ethical Friday…
Anche se per molte aziende questa iniziativa rappresenta un mezzo per poter fare del bene, come ad esempio donare delle percentuali dei ricavi ad associazioni o piantare alberi, c’è da chiedersi se questa può essere considerata una vera azione dettata dai valori della sostenibilità e dell’etica o una vera azione di greenwashing.

GREEN FRIDAY Intanto capiamo: cos'è il greenwashing?

Il greenwashing, che comunemente ed erroneamente viene attribuito esclusivamente a grandi multinazionali ma che in realtà è presente anche tra piccole imprese, è una pratica che ha come obiettivo quello di far passare come ecologico o sostenibile, una cosa che in realtà non lo è. E il Black Friday non lo è.

Ma perchè il Black Friday non è sostenibile?

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Il Black Friday nasce come giornata per offrire merce a prezzi stracciati (anche con sconti fino all’80%) in un periodo di tempo molto limitato. Questo cosa comporta? Che la tentazione di comprare qualcosa ovviamente c’è, e che il rischio di farlo senza ragionarci troppo, anche.

A prova di questo, citiamo Business Insider, che ci racconta che se normalmente un ecommerce ha un tasso di merce resa dell’8%, dopo il Black Friday questo sale fino al 30%: questi dati non sono altro che una dimostrazione di come gli acquisti fatti in questa giornata non siano proprio fatti con la testa.

I resi della merce hanno un grande impatto ambientale: si tratta di uno spreco di imballi e packaging, di emissioni di trasporto in più e spesso spreco di merce, visto che molti prodotti non possono essere rivenduti o, per molte aziende, il costo del prodotto è così basso che tanto vale buttarlo.

Ora, l’ultima volta che abbiamo controllato, acquisti compulsiviprezzi bassissimi e aumento dei resi non erano proprio sinonimi di ecosostenibilità.

GREEN FRIDAY Dunque, come può il Green Friday essere considerato davvero green?

Beh, il Green Friday non può essere davvero green, ed è per questo che si tratta di greenwashing.
Come abbiamo anticipato prima, una delle caratteristiche del Green Friday, è quella di collegare all’ordine di un prodotto un’azione positiva per l’ambiente. Alcune aziende scelgono di piantare alberi, altre aziende scelgono di donare parte dei ricavi ad associazioni che si occupano di sostenibilità ambientale e sociale, e questo sicuramente (se poi viene fatto davvero), è positivo.

Tuttavia, proporre un’iniziativa simile nel contesto del periodo del Black Friday, non può essere green ma solo greenwashing: è ormai chiaro che imporre un tempo limite per poter beneficiare di questa iniziativa, incentivando gli acquisti con sconti elevati, in un momento in cui come consumatori si è bombardati di iniziative simili, può portare ad acquisti indotti, di cui non abbiamo davvero bisogno, rendendo questa pratica assolutamente non sostenibile.

GREEN FRIDAY Dal punto di vista di chi compra

Ovvero le domande che ci sentiamo fare più spesso quando parliamo di questo argomento.
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Ma io approfitto del Black Friday per comprare solo quello che mi serve davvero e che normalmente non posso permettermi!

E’ verissimo, fortunatamente ci sono persone che acquistano con intelligenza, utilizzando questa occasione per fare acquisti davvero utili e tanto desiderati. Come consumatori, capiamo perfettamente questo punto di vista e lo condividiamo!

Come azienda però, sentiamo di avere una responsabilità e dobbiamo riconoscere che queste persone non sono la maggior parte delle persone: aderire a questo tipo di iniziativa, in questo periodo, significherebbe incentivare un tipo di consumismo che non ci appartiene e significherebbe per noi fare solo del greenwashing.

Ma se l’azienda durante il Green Friday dice che con il mio acquisto pianterà alberi o donerà a una causa sociale/ambientale, va bene, no?

Nì, perchè quello che ci dovremmo chiedere è: perchè l’azienda che propone questa iniziativa, lo sta facendo proprio in questo momento o solo per oggi? Perchè non lo fa per un mese intero? Perchè non lo fa in un altro periodo dell’anno in cui i consumatori non sono così bombardati da annunci, sconti, promo o offerte speciali? Perchè approffita di questo “Green Friday” per attuare questa iniziativa?

Dunque, se avevi già in programma un acquisto in questi negozi, benissimo, avrai la possibilità di acquistare qualcosa che ti serviva supportando anche un bel progetto, ma se non era così, perchè stai comprando?

Ma che differenza c’è tra un Green/Black Friday e un qualsiasi altro tipo di sconto?

Quello che fa la differenza sono la modalità dello sconto e il contesto in cui viene proposta questa offerta.

Uno sconto è a completo beneficio del consumatore se gli permette di acquistare con calma, senza limiti brevi o scadenze all’ultimo minuto: le modalità con cui si fanno gli sconti, per un brand che si promuove come etico e sostenibile (come noi), sono davvero importanti e fondamentali per fare offerte che rispecchino i proprio valori.

E’ evidente che gli sconti hanno sempre una motivazione economica, sia per chi acquista che per chi vende, e non recriminiamo questo, anzi: anche noi facciamo sconti e crediamo che siano un valido strumento da fornire ai clienti per premiare la fiducia o per rendere più accessibili alcuni prodotti, ma pensiamo anche che affinchè l’acquisto sia a beneficio di chi compra, lo sconto debba rispettare tutte le persone coinvolte: chi compra, chi vende e anche chi produce.

GREEN FRIDAY Le nostre conclusioni

L’intento dei nostri articoli è spesso quello di far riflettere e non di imporre una posizione o di convincere e speriamo di esserci riusciti anche questa volta!

Detto questo, acquistare durante il Black o Green Friday che sia, non è sbagliato. Il nostro consiglio per chi compra è quello di usare la testa, come sempre, cercando di chiedersi se quello che stiamo vedendo ci serve davvero e lo vogliamo davvero, e cercando di evitare chi utilizza il greenwashing solo per vendere di più.